SANTE CONFESSIONI STRAORDINARIE

IN OCCASIONE DELLA FESTA DI OGNISSANTI

Mercoledì 26:  dalle  17:00 alle 19:00 a Cavagnano

Giovedì 27: dalle 17:00 alle 19:00 a Brusimpiano

Venerdì 28 dalle 17:00 alle 18:30 a Cuasso al Piano

Sabato 29: dalle 15:00 alle 16:30 a Cuasso al Monte

 

Festa della Riconciliazione

S.E. mons. Mario Delpini, Vicario Generale - Arcidiocesi di Milano

Ci sono quelli che iniziano dicendo: “Non so che cosa dire”. Ci sono quelli che obiettano: “Non capisco perché dovrei dire al prete i miei peccati”. Ci sono quelli che parlano a lungo, di tutto, amarezze, dolori, ingiustizie: parlano di tutto, eccetto che dei loro peccati.  Insomma sembra che il sacramento sia tutto lì, nelle parole di chi si confessa.

Forse anche per questo per alcuni la confessione è una fatica, un imbarazzo, e molti non si confessano. Ma il sacramento della confessione si chiama anche sacramento della riconciliazione, per dire che il sacramento non si riduce all’opera dell’uomo che si dichiara peccatore elencando i suoi peccati: è piuttosto l’opera del Padre misericordioso che accoglie, perdona, fa festa per il figlio che torna scoraggiato e ferito per la sua vita sbagliata. Ecco: una festa!

La festa non si può celebrare in solitudine, di nascosto. Ci deve essere gente, ci deve essere gioia e musica, affetti e cose  buone. La festa della riconciliazione dei peccatori pentiti è evento di Chiesa. Così si celebra il perdono di Dio: insieme! Insieme si riconosce che i propri peccati sono un danno anche per gli altri. Insieme si sperimenta che perdono sperimentando che c’è una comunità che condivide la tristezza del peccato e la gioia della riconciliazione. Insieme si riprende il cammino verso la santità non come l’impresa solitaria, ma come grazia sostenuta da tutto il popolo santo di Dio.

 

I preti sono, anche loro, peccatori in cammino verso la santità.

Perciò sono confessori, ma anche penitenti.

 

Si confessano e sperimentano la gioia del perdono. Fanno festa, perché sperimentano la misericordia di Dio. Per questo nella festa di san Carlo, il prossimo 4 novembre, i preti si trovano tutti in Duomo a Milano per celebrare insieme il sacramento della confessione e la festa della riconciliazione. Si può immaginare che la gioia e la forza di quel momento condiviso siano un buon motivo per ingegnarsi a salvare il sacramento della confessione dalla sua riduzione individualistica. Diventerà festa condivisa in ogni comunità che accoglie la misericordia di Dio.