Simona Beretta, commissione di coordinamento sinodo “Chiesa dalle genti”
Se paragonassimo il Sinodo a una corsa ciclistica, potremmo dire che, a oggi, non ab-biamo ancora scollinato e il percorso da compiere ci impone un altro pezzo di salita: del-le sette fasi previste dal cronoprogramma che scandisce il sinodo ci lasciamo alle spalle avvio e fase di ascolto. Le prossime, impegnative tappe sono la scrittura, il confronto e poi ancora la sintesi, una proposta definitiva e, finalmente l’arrivo, con la promulgazione ufficiale delle nuove costituzioni.
La fase dell’ascolto è stata ragionevolmente lunga (anche se molti avrebbero preferito scadenze più morbide per approfondire di più e meglio) e punteggiata da qualche insidia (per alcuni imputabile alla complessità delle tracce, per altri all’impalpabilità del fenomeno in certe zone della Diocesi). Tuttavia, a qualche giorno dal termine per la consegna dei contributi, riteniamo di potere dire che davvero in molti e capillarmente si sono sentiti invitati all’incontro e al confronto sul tema “Chiesa dalle genti”, pure a fronte delle difficoltà insite nell’approcciare il tema così ampio, complesso, ma certamente cogente, di un volto di Diocesi ambrosiana in cambiamento. La partecipazione ampia e capillare – riscontrabile dai contributi ricevuti da numerosissimi consigli pastorali a vario livello o dalle assemblee di presbiteri, dai numerosi insegnanti di religione e dagli istituti di vita consacrata, dalle comunità di migranti cattolici (e non solo) e da singoli cittadini che si sono sentiti personalmente coinvolti – ci sembra già un dato largamente positivo, testimone del fatto che ci interessa: il Vangelo di Gesù che parla alle nostre vite; la diocesi ambrosiana; il fratello che arriva; la società che vogliamo contribuire a costruire. La tappa più prossima, che impegnerà la commissione di coordinamento del sinodo nell’analisi e sintesi del ricco e articolato bagaglio di contributi, è quella della scrittura: ovvero, la stesura delle proposizioni che, in vista del documento sinodale, andranno sottoposte a una prima lettura (in giugno) da parte dei consigli presbiterale e pastorale diocesani. Una tappa da affrontare con l’entusiasmo di chi vede il traguardo e con la consapevolezza di avere avuto una grande squadra a tirare la volata.