Jacopo
Viste le belle proposte per l'avvento fatte dal vostro parroco, vorrei - per così dire - rilanciare e portare alla vostra attenzione una pratica tanto semplice e bella quanto purtroppo ignorata da molti: il cosiddetto ringraziamento.
Durante la Messa abbiamo probabilmente ricevuto la santa Comunione, eppure, ricevuta la benedizione, scappiamo subito per tornare alle nostre occupazioni quotidiane, o magari ci tratteniamo sul sagrato per quattro chiacchiere con gli amici: cose belle, ma dimentichiamo Qualcuno: nella Comunione abbiamo ricevuto nostro signore Gesù Cristo in corpo, sangue, anima, divinità!
Noi partiamo, ma la sua Presenza rimane in noi ancora per un certo tempo dopo aver ricevuta la Comunione: spesso non ce ne accorgiamo neppure, ed è un vero peccato, perché perdiamo i momenti di più intima e bella adorazione che possiamo fare.
La Presenza reale dura finché durano le specie eucaristiche...insomma quei dieci, quindici minuti nel nostro ventre.
Dieci minuti della nostra giornata che cosa mai saranno? Direi che possiamo rimandare di dieci minuti le nostre belle chiacchierate, qualche piccolo lavoretto o chissà quale altra cosa abbiamo per la testa. Possiamo dunque donare questi dieci minuti al Signore.
Probabilmente questa pratica ci costerà qualche piccola rinuncia: mi perdo l'inizio del mio film preferito! Una così piccola rinuncia è in realtà un sacrificio di soave profumo davanti al Signore, più di mille pratiche di devozione che possiamo immaginarci perché rinunciamo veramente a qualcosa per Lui e questo non è altro che amore.
In più, il Signore è disceso dal Cielo sull'Altare per rinnovare gli effetti della sua Passione e unirsi alle nostre anime, per comunicarci il suo Amore...e soffre terribilmente della nostra indifferenza nei suoi confronti! Egli è in noi perché l'abbiamo appena mangiato: restiamo un po' con Lui. Non desidera altro! Possiamo così ricambiare il suo Amore, consolarlo per le offese che subisce incessantemente dagli uomini. E in più possiamo chiedergli qualunque cosa, sicuri di essere esauditi, perché il Signore è lì in corpo, anima e divinità e vede i tormenti della nostra anima, le nostre fatiche, i nostri desideri. Tutto vede, tutto riconduce a lui, di tutto consola.
Provare per credere! Non resterete delusi!
Qualche consiglio pratico (un po' a casaccio; non è necessario ritenerli tutti):
- Decido PRIMA quanto tempo mi fermerò (prima di ogni messa, oppure per un certo periodo di tempo... es.: per l'avvento farò così...)
- Scelgo un tempo ragionevole: non troppo poco...ma nemmeno troppo! (30 secondi è troppo poco; mezz'ora non tutti possono! Piace di più al Signore che la cena sia pronta per tempo, piuttosto che stare tre ore in chiesa e far imbronciare marito e figli!)
- Finita la messa: orologio! Non scendo sotto il tempo prefissato! Per esperienza vi assicuro che talvolta è una fatica terribile: tre minuti "offerti" possono sembrare delle ore! L'importante è resistere!
- Cerco di stare raccolto, di far tacere pensieri ed affetti verso le cose del mondo; continuo a tenere presente che il Signore è in me; faccio un atto di adorazione; un atto di ringraziamento; poi affetti liberi verso il Signore; preghiere di richiesta.
- Normalmente le prime volte è bello e facile... poi cambia. Il 97% delle volte saranno distrazioni totali del tipo: "Ma quanto erano buone le lasagne che mi ha dato mia zia sei anni fa! Chissà quale ingrediente ci aveva messo"; in questo caso dimostriamo il nostro amore al Signore perseverando nell'esercizio e continuando a ricondurre a lui i nostri pensieri.
- Aiuta tantissimo fissare l'immaginazione immaginando un'immagine attinente: il Crocifisso...o Gesù bambino...l'ultima cena... oppure ripetere una frase di un santo o della Scrittura... Qui ognuno deve "arrangiarsi da sè" con quel che gli dona più gusto allo spirito.
- Aiutano tantissimo, specialmente nelle distrazioni, i formulari di ringraziamento già pronti che troviamo in mille manualetti di pietà o nei messalini o negli scritti dei santi...
- Aggiungo una piccola richiesta: pregate per le vocazioni sacerdotali! Se vi siete nutriti dell'Ostia Santa è perché un uomo ha dato la sua vita al Signore per diventare prete per consacrare quell'Ostia stessa. Pregate perché il Padre invii operai alla sua messe e perché questi si santifichino e si mantengano al suo santo servizio!