Maria annuncia a Giuseppe la maternità di Elisabetta
Maria, come chi prenda una decisione, posa in grembo il ricamo e dice: «Giuseppe, anche io ho qualche cosa da dirti. Non ho mai nulla, perché tu sai come vivo ritirata. Ma oggi ho una notizia. Ho avuto notizia che la parente nostra Elisabetta, moglie di Zaccaria, sta per avere un figlio…». Giuseppe sgrana gli occhi e dice: «A quell’età?». «A quell’età», risponde sorridendo Maria. «Tutto può il Signore. Ed ora ha voluto dare questa gioia alla parente nostra». «Come lo sai? È sicura la notizia?». «È venuto un messaggero. Ed è uno che non può mentire. Vorrei andare da Elisabetta, per servirla e dirle che giubilo con lei. Se tu lo permetti…». «Maria, tu sei la mia donna ed io il tuo servo. Tutto quanto fai è ben fatto. Quando vorresti partire?». «Al più presto. Ma starò via dei mesi». «Ed io conterò i giorni aspettandoti. Va’ tranquilla. Alla casa e al tuo orticello penserò io. Troverai i tuoi fiori belli come se tu li avessi curati. Soltanto… aspetta. Devo andare prima della Pasqua a Gerusalemme per acquistare degli oggetti per il mio lavoro. Se attendi qualche giorno ti accompagno sin là. Non oltre, perché devo tornare sollecito. Ma fin là possiamo andare insieme. Sono più quieto se non ti so sola per le strade. Al ritorno, me lo farai sapere, ti verrò incontro».
«Sei tanto buono, Giuseppe. Il Signore ti compensi con le sue benedizioni e tenga lontano da te il dolore. Lo prego sempre per questo». (…) Per leggere l'intero capitolo clicca qui: www.valtortamaria.com