I Sacramentali sono moltissimi; e seguendo la generica distinzione usata dal Diritto Canonico, si possono ridurre a due grandi categorie. Sacramentali permanenti, ossia cose benedette o consacrate, e Sacramentali transeunti o azioni, alle quali si annettono grazie speciali per ordinazione della Chiesa. La maggior parte dei Sacramentali si riduce a questa seconda categoria, che si può dividere in quattro classi:
Le consacrazioni sono riti istituiti dalla Chiesa con cui il Vescovo mediante l’unzione dell’Olio Santo destina al culto divino o al divino servizio una persona, luogo o cosa sottraendolo all’uso profano – come la consacrazione di un re, di una chiesa, delle campane. Le consacrazioni sono tra i Sacramentali più belli; sono ricche di simbolismo e si svolgono mediante riti, cerimonie e preghiere convenientissime.
La benedizione è una istituzione ecclesiastica con la quale, per l’invocazione del Nome divino, si conferisce o si chiede qualche bene. Possono essere papali, episcopali, parrocchiali secondo che il Papa, il Vescovo o il Parroco hanno facoltà di impartirle; in personali, locali o reali secondo che so-no date a persone, luoghi o cose.
Per le varie benedizioni il ministro deve usar la formula prescritta dal Rituale ed esser vestito almeno di cotta e stola del colore conveniente: starà in piedi e a capo scoperto.
Gli esorcismi sono scongiuri contro gli spiriti maligni e le loro infestazioni o ossessioni. Per mezzo di essi la Chiesa esercita la potestà che Gesù Cristo espresse con le parole: «Nel Mio Nome cacceranno i demoni» (Mc 16,17). La Chiesa istituì un ordine minore, l’Esorcistato, il cui ufficio specifico è di scacciare i demoni. Molti esorcismi sono parti integranti di alcuni Sacramenti o di altri Sacramentali, per esempio nel Battesimo la benedizione dell’acqua, del sale; mentre altri sono esclusivamente adoperati per scacciare i demoni.
I Sacramentali sono moltissimi; e seguendo la generica distinzione usata dal Di-ritto Canonico, si possono ridurre a due grandi categorie. Sacramentali permanenti, ossia cose benedette o consacrate, e Sacramentali transeunti o azioni, alle quali si annettono grazie speciali per ordinazione della Chiesa. La maggior parte dei Sacramentali si riduce a questa seconda categoria, che si può dividere in quattro classi:
E in particolare:
Processioni. Per Processione, in senso proprio e liturgico si intende una supplica pubblica fatta a Dio dal Clero e dal popolo cristiano i quali, disposti in certo ordine si portano da un luogo sacro a un altro; è una pubblica dimostrazione di fede, amore e preghiera.
Le Processioni come atto di culto verso Dio sono antichissime: risalgono all'Antico Testamento. Nella Chiesa poi ebbero grande sviluppo dopo la pace di Costantino. Ed è ben noto come fossero commoventi le Processioni di Quaresima: erano quotidiane e avevano come centro la Messa stazionale.
Alto è il loro simbolismo. Figurano la nostra vita verso l'eternità, l'unione della Chiesa trionfante con la militante, l'unione salda che esiste tra tutti i fedeli e i loro Pastori, l'ardente fede del popolo cristiano.
Si distinguono in
Esequie. La Santa Chiesa, come madre amorosa, segue sempre i suoi figli in tutto il corso della loro vita, dalla culla alla tomba: è sempre sollecita affinché non manchino loro gli aiuti spirituali. E come si è presa gran cura per farli cristiani e soldati di Cristo, dopo morte onora le loro salme della suprema benedizione e con suffragi ne accompagna l'anima al cielo togliendole dalle fiamme del Purgatorio.
Fu sempre premurosa per la sepoltura; ne organizzò funzioni efficaci e commoventi che si dicono Esequie. Quanta fede traspare, da questa liturgia mortuaria, nella vita futura, quanta rassegnazione, quali slanci pietosi e confidenti in Dio! (continua)
Funzioni Sacre. Sono pubbliche manifestazioni di culto fatte con grande solennità e canto liturgico. Varie e molto belle sono le funzioni: piene di profondo mistero, hanno grande efficacia sulle anime. Quanti buoni sentimenti sono atte a infondere nelle anime che vi partecipano con vivo interesse! È molto bene seguire quotidianamente o almeno settimanalmente lo spirito liturgico: è un aumento di fede, un incitamento al bene e una grazia in più che si riceve. In esse è la Chiesa che continua l'opera di Cristo nell'istruire i fedeli, guidarli nella via del bene, santificandoli con la grazia.